- Contrariamente alle aspettative, spesso la qualità dell’acqua minerale è fortemente degradata a causa del metodo di trasporto e stoccaggio.
- Potrebbe contenere molti più contaminanti di quella del rubinetto perchè la legge tollera limiti più alti.
- Il prezzo è esageratamente sproporzionato rispetto al valore del bene. Costa 1000 volte di più rispetto all’acqua del rubinetto.
- È scomodo e faticoso comprare le bottiglie e trasportarle fino a casa. Per non parlare poi degli ingombri occupati.
- È acqua “ferma” e quindi potrebbe essere stata imbottigliata molti mesi prima dell’acquisto.
- Se non è ben conservata può presentare alterazioni microbiologiche.
- Il mercato dell’acqua minerale in bottiglia si basa su un sistema a forte impatto ambientale a causa dell’inquinamento creato per il trasporto di un bene così voluminoso (consumo di carburante e inquinamento atmosferico).
- La bottiglia di plastica non è un materiale biodegradabile, la natura impiega quasi 1000 anni per disintegrarla. Esistono nell’oceano distese completamente ricoperte di plastica che galleggia!

Cosa accade nei mesi estivi alle casse d’acqua trasportate sui camion senza alcuna refrigerazione o tenute sotto il sole nei depositi dei supermercati?
La bottiglia di plastica PET se viene esposta ad alte temperature per un lasso di tempo prolungato può rilasciare nell’acqua delle sostanze chimiche nocive alla salute, nello specifico:
- Bisfenolo A (BPA), riconosciuta come sostanza che provoca problemi cardiovascolari, diabete e disturbi ormonali. L’Unione Europea ha deciso dal 2011 di vietare la produzione di biberon realizzati con bisfenolo A.
- Antimonio che l’IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato come agente cancerogeno. (studio pubblicato sulla rivista Environmental Pollution, 2014)


L’acqua in bottiglia tende ad acidificare e quindi a peggiorare l’equilibrio acido-basico del nostro organismo, che già di per sé tende verso l’acidità e avrebbe bisogno del contrario.
L’acqua minerale viene imbottigliata alla sorgente dove l’acqua è naturalmente alcalina, ma perde quasi subito la sua basicità perché il biossido di carbonio si trasforma in acido carbonico, abbassando così il pH dell’acqua. Basta considerare che il pH riportato nelle etichette è misurato alla sorgente dove l’ acqua generalmente è molto fredda, ma visto che il pH tende a calare con il caldo, ci ritroviamo poi a bere a tavola acqua sostanzialmente sempre neutra o acida, anche se inizialmente era alcalina.